Cassetta degli attrezzi


Un insieme di attrezzi tematici e coerenti fra loro che, combinati, possono produrre una serie infinita di esercizi e di pratiche per operare direttamente sulla corazza nel modo dettato dalle esigenze del momento. La consapevolezza, la sensibilità, l’empatia, la disponibilità e la pratica costante del training sono i veri strumenti di lavoro del coach. Al centro della cassetta troviamo la mappa dei meridiani energetici e dei livelli psicosomatici collegati al sistema endocrino contenuti dalla armatura caratteriale-sovrastruttura disfunzionale. Tutti gli strumenti che si trovano a sinistra sono di carica attiva: questi strumenti usano una energia calda ed espansiva, ascendente. Sono strumenti che utilizzano la volontà, l’azione, l’espressione per disinibire la funzione bloccata. Si carica il sistema di energia fisica, la si comprime e la si scarica. Questi strumenti aumentano l’intensità dello stimolo per ottenere una reazione addizionale e superiore al normale. Tutti gli strumenti che si trovano a destra sono di carica passiva: questi strumenti usano una energia fredda e contenitiva, discendente. Sono strumenti che utilizzano la resa, la ricezione, l’introspezione per disinibire la funzione bloccata. Si accoglie la propria energia la si distribuisce e la si integra. Questi strumenti puntano ad aumentare la sensibilità per operare a minimo stimolo puntando sulla consapevolezza come chiave di sblocco. Il primo livello di strumenti (in nero con le frecce che si inseguono)è il lavoro sul grado di coscienza e sulla consapevolezza fisica ed emotiva. Prima di sperimentare qualunque pratica occorre essere in un minimo contatto con la nostra Identità partendo dal riaprire minimamente la propria percezione del corpo e delle emozioni. L’efficacia di qualunque tecnica e la sua organicità dipendono da quanto stiamo pescando in profondità e da quanto siamo consapevoli di ciò che si muove a quel livello. Lo strumento principale di questa fase è il respiro consapevole. Raggiunto il desiderato e sostenibile grado di profondità e consapevolezza si può cominciare il lavoro dell’attore su di sé (strumenti del livello in rosso).

Raggiunto un soddisfacente (e sostenibile) stato di centratura e di recupero di funzionalità passeremo al lavoro sulle strutture di carattere (strumenti del livello in blu).

Occorre avere chiaro che il lavoro sul personaggio è comunque lavoro su di sé e si tornerà ad utilizzare gli strumenti del livello rosso ogni qual volta il lavoro creativo porterà in emersione un blocco. Ogni pratica composta ha bisogno di attingere a componenti attive e passive nella medesima misura energetica per non scompensare l’attore-autore. Alla fine di ogni pratica c’è un momento di stop per portare consapevolezza e integrazione su quanto emerso durante la pratica.
Il terzo livello di strumenti (livello verde) è il livello del lavoro sulle Forme ed include tutti gli strumenti che operano sulle strutture e sulla disposizione della materia nello spazio e nel tempo